INVITO
E' stata una bellissima mattina di amicizia, riflessione, testimonianza, preghiera e condivisione. Ecco alcuni pensieri di genitori che hanno partecipato:
"Per me era la prima volta e non sapevo cosa aspettarmi. Forse noia ... Poi sono stato letteralmente travolto dai pensieri, dai sentimenti che
fluivano nell'aria, dalle testimonianze dei relatori, come correnti nel mare. Ora aspetto Pasqua con ansia ..." Giorgio
"E' stata una mattina gioiosa, grazie per avermi invitata."
Barbara
"La frase più bella? Quella di un padre il quale, vivendo un'esperienza di dolore incredibile, una tragedia famigliare, chiede a Dio: Come farai a rendermi felice adesso?
Perché lui sa che Dio vuole renderlo felice. E troverà il modo."
Emma
Un pensiero da chi non ha potuto partecipare:
Stefania ci augura Buon Natale così:
“E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano;
ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro;
ogni volta che volgi la schiena ai princìpi per dare spazio alle persone;
ogni volta che speri con quelli che soffrono; ogni volta che conosci
con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
Natale ogni volta che permetti al Signore di amare gli altri attraverso te.”
Madre Teresa di Calcutta
I professori del Gonzaga:
"Essere Lasalliani senza frontiere significa vivere appieno l'esperienza cristiana, per sua natura esodale. Chiamati da un Altro, che ha preso l'iniziativa su di noi e che abbraccia tutta la nostra umanità nell'amore incondizionato, noi rispondiamo con la nostra vita, cercando, riconoscendo e accogliendo Gesù nelle cose e nelle persone intorno a noi.
La comunità diviene così il luogo della nostra risposta a Cristo, alla sua chiamata d'amore che attrae e rimanda oltre noi stessi, ci butta fuori, ci decentra, innescando un esodo dell'io nel dono di sé per l'altro."
Paola
MGL Movimento Giovani Lasalliani
Testimonianze sul tema pastorale 17/18 "Lasalliani senza frontiere":
"MGL risponde molto al tema pastorale di quest'anno: noi ragazzi facciamo e viviamo, insieme con i professori e i fratelli, un cammino di formazione che va oltre i banchi di scuola. Andiamo verso qualcosa di più grande, attraverso la gioia, il divertimento, la riflessione e la preghiera. Negli incontri locali, in quelli nazionali, nel volontariato e in momenti come il Natale Insieme. E questa è la bellezza della nostra esperienza."
Elena
"Parma 2015: l'incontro con gli altri giovani lasalliani mi ha cambiato la vita! Soprattutto nel modo di guardare e (non) giudicare le persone.
Sono stato accolto, per quello che sono, gratuitamente: questo mi ha cambiato! Una bellissima esperienza d'affetto, che si è ripetuta l'anno successivo a Torino. Ci siamo ritrovati come se fosse passato solo un attimo... L'affetto degli altri ragazzi mi ha cambiato, ha cambiato il mio modo di guardare e trattare le persone."
Riccardo
"Anche per me l'esperienza scolastica che ho vissuto, prima al San Giuseppe e poi al Gonzaga, è di sentirsi accolta e amata. La comunità scolastica fatta da tante persone così diverse che hanno in comune il desiderio del Bene.
Questa esperienza l'ho vissuta sia in classe con compagni e docenti, sia nel volontariato per aiutare chi è bisognoso, povero e solo. Ci si accorge così che gli ultimi non sono lontani, chissà dove, ma qui accanto a noi ogni giorno, sono il nostro prossimo. Ad esempio l'esperienza di volontariato a Palazzolo-don Gnocchi è piena di felicità, tanto che non vorrei finissero mai quei momenti. Si riceve molto, più di quanto si dà.
E' questa soddisfazione di sé che apre agli altri."
Federica
"Giunto al Gonzaga dopo una situazione di crisi e fallimento ho ricevuto un'accoglienza sorprendente e inaspettata che mi ha fatto sentire subito bene e mi ha permesso di ripartire aprendomi, di nuovo, agli altri, pieno di speranza.
Ho così sperimentato un cambiamento nella mia vita, riuscendo a vedere una comunità di persone accoglienti attorno a me. Al Gonzaga la comunione fra ragazzi, genitori e docenti si vede, si respira, si vive. Tanto che ci si sente in famiglia: la Famiglia Lasalliana."
Cristian
INVITO
TESTIMONIANZA
Queste emozioni che tanto fuggiamo, ancora una volta perché la società ci chiede di essere efficienti e perfetti, ed è questo che trasmettiamo ai nostri figli.... e quando si imbattono nelle emozioni crollano perché non sanno cosa siano e come si possano gestire.
per chi c'era e per chi non c'era
e per chi quel giorno lì inseguiva una sua chimera
TESTIMONIANZA
Sabato scorso ho avuto l’onore di partecipare al pranzo di Natale della San Vincenzo Giovani. Dico onore perché dopo tre ore passate ad aiutare i ragazzi sono tornata a casa con il cuore gonfio di orgoglio per questi giovani che ogni sabato confortano e sostengono le persone più sfortunate.
La povertà di oggi è molto diversa da quella che immaginiamo, la fila che si forma davanti al portone della scuola non è formata da sfortunati senzatetto, ma da anziani che, con grande dignità, con il cappotto della festa, che ha visto giorni migliori, cercano un piatto caldo, qualche parola di conforto e un po' di coraggio per affrontare un'altra difficile settimana.
Sono i nostri anziani, la parte di noi più fragile, quelli che non arrivano a fine mese con la loro misera pensione e che mangiano una volta al giorno per poter pagare l'affitto o le bollette.
Quindi, grazie! a questo gruppo di ragazzi che hanno scelto di passare il sabato dando conforto a chi ne ha tanto bisogno.
Daniela M.
RIFLESSIONE
INVITO